Una fonte di energia inesauribile, green, low cost, capace di sovvertire gli equilibri energetici e geopolitici del pianeta. La fusione nucleare a cui stanno lavorando gli States è in grado di generare un’energia un milione di volte superiore a quella generata dalla combustione. Un guadagno energetico del 120%.
Una fonte inesauribile di energia
Energia illimitata e pulita. Un sogno che i ricercatori rincorrono sin dagli anni 50 diventa finalmente realtà. La fusione nucleare, lo stesso processo che da millenni alimenta le stelle illuminando il cielo notturno, può fornire ora energia priva di emissioni sulla Terra.
La notizia, annunciata in Conferenza Stampa dal Dipartimento Americano dell’Energia, ha fatto in poche ore il giro del mondo. Se confermata dai futuri test di laboratorio, potrebbe modificare completamente le prospettive globali sui sistemi di approvvigionamento, segnando la fine della crisi energetica e consentendo il superamento di tutte le sfide imposte dal climate-change.
I progressi fatti a riguardo dagli Stati Uniti dimostrano infatti, per la prima volta nella storia, che questo tipo di reazione genera più energia di quella necessaria ad innescarla.
A differenza della fissione nucleare, che consiste nella separazione degli atomi, la fusione prevede l’unione dei nuclei, generando lo stesso quantitativo di energia ma senza inquinamento da anidride carbonica. Una vera e propria rivoluzione scientifica.
Decadimento radioattivo più controllabile
Qualcuno l’ha già definita la scoperta del secolo, il futuro delle fonti energetiche, ma quanto è impattante sull’ambiente e dispendiosa questo tipo di reazione? A quanto pare, poco. Mentre nella fissione il nucleo di Uranio, radioattivo, si scinde in parti più piccole, nella fusione accade il contrario e il decadimento radioattivo è molto più veloce e gestibile.
Scendendo nel dettaglio, le reazioni di fusione studiate in laboratorio non possono, per ovvi motivi, essere uguali a quelle che avvengono nelle stelle. Gli atomi utilizzati e le condizioni fisiche sono comunque differenti. Si parla, quindi, di atomi “parenti” dell’idrogeno, più pesanti e con un nucleo diverso: il deuterio e il trizio, quest’ultimo anch’esso radioattivo.
In una reazione tipica, un nucleo di deuterio e uno di trizio si fondono per creare un nucleo di elio e un neutrone. Risultato? Un’energia un milione di volte superiore a quella generata dalla combustione. Un guadagno energetico del 120%.
Differenze tra fissione e fusione
Mentre la fissione nucleare disintegra nuclei pesanti, liberando neutroni che possono a loro volta indurre altre fissioni innescando la cosiddetta reazione a catena (quella che in un reattore nucleare permette di mantenerlo in funzione producendo energia in modo continuo e costante), la fusione unisce due nuclei di elementi leggeri a temperature e pressioni elevate. Nel secondo caso i rifiuti radioattivi sono minimi e hanno una vita media di poche decine di anni, rendendo il processo molto meno pericoloso.