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Il cemento come supercondensatore per stoccare energia. L’nvenzione del MIT

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Dagli ingegneri del MIT arriva un nuovo supercondensatore ideale per lo stoccaggio energetico. Tra le caratteristiche, l’essere composto da una miscela a base di acqua, cemento e black carbon, materiale dall’elevata capacità di conduzione termica. Ma quali sono le altre proprietà del prodotto?

Il calcestruzzo

Il calcestruzzo, in generale, è un materiale piuttosto versatile da poter utilizzare in diverse circostanze. Tra le proprietà, elevata resistenza e stabilità termica, ovvero tutte qualità che permettono di abbattere il consumo energetico e ridurre gli sprechi. Da un’invenzione del MIT (Massachusetts Institute of Technology), ne arriva adesso un prototipo ancora più interessante, e dalle caratteristiche uniche.

Nello specifico, adoperarlo per la realizzazione di edifici permette di avere dei vantaggi non solo a livello di spesa ma anche per quel che concerne l’efficienza energetica. Per esempio, se abbinato a impianti di condizionamento, può abbassare del 50% il fabbisogno per il raffreddamento, oltre che abbattere i costi e consentire un migliore utilizzo delle fonti di calore a bassa temperatura, come ad esempio le pompe di calore geotermiche.

Contrastare le emissioni

Il calcestruzzo poi è anche in grado di contrastare le emissioni di CO2, e viene consigliato per gli immobili soprattutto al fine di assicurare un comfort termico più costante e prolungato.

Quello sperimentato dalla nota università di Cambridge, è costituito nello specifico da una miscela di acqua e black carbon, messi insieme con l’idea di ottenere un supercondensatore efficace.

Nonostante, a livello di densità energetica, il risultato non sia lo stesso delle batterie al litio, l’innovazione del MIT potrebbe comunque rappresentare una buona alternativa per lo stoccaggio, alleviando così la pressione dalla rete elettrica.

La tecnologia è ancora agli esordi

La tecnologia è ancora agli esordi, ma per il team ha già dato prova di ottime prospettive future, riuscendo ad alimentare un LED da 10 W per circa 30 ore.

Per i ricercatori però, si potranno ottenere risultati più importanti continuando a lavorare sulle capacità di stoccaggio di super condensatori simili, mirando a soddisfare le le esigenze energetiche giornaliere di un’intera casa residenziale.

Per il modello attuale inoltre si sono utilizzati materiali abbondanti e a basso costo, selezionati proprio per la loro potenzialità nell’immagazzinare elettricità. Ma l’ambizioni futura è costituire dispositivi sempre più economici e performanti,

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